Butera nella storia 2° parte
Il conte Simone Aleramico, succeduto nel 1137 al padre Enrico, almeno per i primi dieci anni risiedette a Butera. Dopo il 1148 , Simone , diventato conte di Policastro ( Salerno) e uno dei principali sostenitori di re Ruggero nella lotta contro i ribelli, si trasferì nella Penisola , lasciando l'amministrazione dei beni siciliani ai suoi figli, il legittimo Manfredi e l'illegittimo Ruggero Sclavo. Verso la metà del XII secolo, Butera rimaneva ancora tra le principali città dell'isola, con una popolazione che doveva avvicinarsi ai 10.000 abitanti, sui 600.000 al massimo esistenti in tutta la Sicilia. Il geografo arabo Al-Idrisi, che in quegli anni componeva alla corte di Palermo I/libro di Re Ruggero, la descrive così:<<Butera, che è rocca ben fortificata, di considerevole prestigio e fama , il più pregiato fra i centri agresti e cittadini.
Essa ha tutte le caratteristiche delle città grandi e popolate, in quanto è edificata a regola d'arte, ha imponenti strutture , palazzi splendidi, mercati ordinati e spaziosi , moschee per la preghiera della comunità, bagni e carava. Questo stato di grazia durò poco: la politica di convivenza con i musulmani adottata da re Ruggero non si comciliava con il proselitismo spinto dei nuovi immigrati, e soprattutto con l'ambizione del baronaggio normanno che mal sopportava il peso dei siciliani più o meno convertiti sulla vita politica ed economica del Regno. Morto re Ruggero nel 1154 , l'opposizione baronale , che era stata sconfitta nei primi anni del Regno , riprese vigore proprio da Butera, nel cui castello si rinchiuse nel 1156 Bartolomeo di Garsiliato (baronia confinante con quella di Butera oggi nel territorio di Mazzarino) , finché fu costretto ad arrendersi dal conte di Polincastro e ad andare in esilio Inserragli. Nel 1160 , fallita la rivolta popolare promossa a Palermo dalla fazione baronale contro il re Guglielmo e i saraceni, gli sconfitti si rifugiarono a Butera , a Piazza Armerina e nelle altre città " lombarde " . Ruggero Sclavo scagliò i buteresi contro i saraceni.
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